Nov 24

La pratica


Il Nei Gong ha come scopo quello di aprire le porte del Dan Tian, riempirlo di Yin/Yang Qi e consolidare questo riempimento.

 

Per poter arrivare a questo risultato molte scuole taoiste hanno elaborato svariate metodiche.

Alcune hanno elaborato un approccio più morbido al problema, altre uno più diretto e duro.

 

La rigida disciplina cinese spesso partiva dal presupposto che doveva essere fatta una selezione di massa per scegliere fra i molti pretendenti, quelli che veramente fossero adatti e pronti per essere istruiti ed iniziati a questo percorso.

Per questo s’imponevano agli allievi esercizi preparatori durissimi, spesso inutili, se non allo scopo di scoraggiare quelli dotati di poca volontà.

Chi li superava dimostrava che era pronto e che aveva sicuramente le basi per proseguire.

 

Oggi la selezione viene spesso attuata in modo diverso.

Si prospetta all’allievo, che vuole arrivare all’obbiettivo più alto dell’immortalità e dell’illuminazione, un lunghissimo percorso di Qi Gong che mai porta al riempimento del Dan Tian, oppure si chiedono somme esorbitanti per potere ricevere l’insegnamento, giustificando il tutto come una compensazione del tempo e degli sforzi risparmiati per aver saltato l’antico criterio selettivo.

Così operando però non si valuta se il denaro richiesto è realmente un sacrificio per chi spende, visto che per alcuni una cifra può essere grande, mentre per altri la stessa cifra può essere niente.

 

Questo metodo cerca di integrare in un percorso coerente una via iniziatica accessibile a tutti.

La sola selezione sarà la volontà d’apprendimento e la dedizione alla pratica, senza la quale nessun risultato può essere conseguito.

 

 

Nel Primo passo della pratica vediamo tre momenti fondamentali.

 

Col primo iniziamo lo studio di una forma di Qi Gong, proveniente dalla tradizione dell’Emei Shan, che ha molteplici obbiettivi.

Fisicamente essa sblocca la circolazione energetica attraverso esercizi posturali, anche piuttosto intensi, che aprono le singole articolazioni e liberano i percorsi dei meridiani.

 

·                             Questa sequenza, chiamata XING SHEN ZHUANG, è “Il metodo di riunificazione dello Shen, il senza forma, lo spirito che aspira al cielo, nello Xing, il contenitore, la forma, il telaio strutturante.

 

Una chiara indicazione di come il Qi Gong non possa prescindere da un importante rapporto fra l’energia che anima e il corpo che è animato.

Questo lavoro, sia pur di base, è in realtà un complesso sistema d’esercizi in cui la mente dirige il Qi in punti chiave dell’energetica cinese, che vengono stimolati fisicamente da posture mirabilmente architettate per individuare zone precise del corpo in cui la mente agevolmente si concentra per creare una efficace e intensa presenza di Qi.

 

La pratica del vero Nei Gong porta ad una delocalizzazione dell’intero sistema energetico verso il Dan Tian visto come riserva di Qi, una riserva aurea cui attingere in caso di bisogno o se lanciati verso più alti obbiettivi di auto realizzazione, rappresenta l’indispensabile supporto energetico per la liberazione dello Shen verso la sua Immortalità.

 

Insieme allo studio di questa forma, vedremo un primo importante esercizio di respirazione

·                             lo YANG QI GONG, atto a sviluppare la presenza di Qi Yang nell’organismo.

Un buon Qi in fase Yang significa maggiore vitalità, forza, vigore, lucidità mentale, aumento delle capacità sessuali e crea il necessario substrato energetico per poter affrontare i percorsi successivi.

Questo complesso di tecniche prevede la capacità di controllare la respirazione, di lavorare canalizzando il Qi con la mente su parti fondamentali di raccolta e stimolo energetico dell’organismo e aiuta il rinvigorimento delle porte inferiori del Qi.

 

·                             Per una preparazione alle tecniche degli anni successivi, faremo pratica di MEDITAZIONE da seduti, che rappresenta il momento chiave per una maggiore consapevolezza del Sé in tutte le discipline e filosofie ed inoltre è una tecnica posturale assolutamente imprescindibile per tutti i percorsi futuri.

 

 

A questa prima fase seguirà un Secondo passo.

 

Si praticherà una forma di meditazione che apre le porte ad entrambe le vie fondamentali della pratica taoista, vale a dire le metodiche del Cielo Anteriore (Xian Tian) e quelle del Cielo Posteriore (Hou Tian).

 

·                             Lo ZHENG SONG DA FA ovvero il Metodo del Crescere Eretti e del Rilassamento, sia in senso simbolico che fisico, dona al praticante lo strumento necessario per poter eseguire meditazioni anche di lunga durata nella quiete, possedendo la necessaria concentrazione atta a rimanere attenti e corretti nella giusta postura per un perfetto flusso del Qi nel corpo.

Tecnica antica, si dice che Zhang San Feng, il fondatore del Tai Ji Quan ne fosse un cultore, essa implementa il flusso del Zheng Qi e la raccolta di Yuan Qi nel Dan Tian in modo da arrivare a formare il bacino di raccolta in cui poi con il Nei Gong si apporterà Yin e Yang Qi per la costituzione del Dan, la perla.

 

·                             A seguito di una corretta pratica di questa tecnica, verrà fatta un’iniziazione atta al richiamo del LING QI. La trasmissione mediante simboli e suoni specifici appartiene alla tradizione cinese, come del resto molto di quanto sviluppato in ambito energetico e spirituale in estremo oriente.

 

·                             Sulla base di questa struttura meditativa inizieremo poi ad eseguire le tecniche di respirazione a Mantice dette ZI RAN HOU TIAN XI cioè di Respirazione Naturale Post natale visto che seguono il naturale flusso dell’aria nella Respirazione Addominale.

 

Questa tecnica è un grandioso esempio di come passo-passo si arrivi a lavorare sul Dan Tian aprendone le porte e arrivando ad averne una percezione tangibile senza false sensazioni di Gui Qi, cioè di Qi illusorio.

L’area del Dan inizierà a sussultare spontaneamente e con la pratica corretta le sensazioni spesso descritte nei testi, come una naturale vibrazione, lo sviluppo di calore, il preciso senso di una presenza vitale nell’addome diverranno realtà.

 

Tutto questo lavoro verrà affiancato a tecniche di ZHAN ZHUANG finalizzato al ritrovamento della struttura necessaria alla centratura del corpo, il fulcro del nostro essere.

Il baricentro ritrovato ci verrà confermato con prove di resistenza alle pressioni esterne dimostrandoci la validità della nostra pratica.

 

 

Con il Terzo passo inizierà la vera pratica di discesa dello Yang Qi e la risalita dello Yin Qi allo scopo di fonderli nel Dan Tian.

 

Attraverso la pratica della HU LONG XIAN TIAN XI, trasformeremo la respirazione a mantice da un piano orizzontale ad uno verticale operando un’inversione dei naturali flussi del Qi.

Difatti la naturale tendenza è quella che porta il Qi Yang a salire e quello Yin ad andare verso il basso, mentre per il nostro fine, vale a dire quello di ricrearne l’unione nel Dan, noi spingeremo per il processo inverso.

 

 

 

 

 

A questo punto, terminata la fase preparatoriasi potrà accedere alle tecniche avanzatedi Nei Gong in cui lo scopo è di consolidare il Qi nel Dan Tian in uno stato condensato e poterlo utilizzare.

 

Si potrà ora scegliere tra tre opzioni:

·       proseguire la pratica studiando il metodo del Maestro Luo;

·       proseguire la pratica studiando il metodo del Maestro Zhou;

·       proseguire la pratica studiando i due metodi contemporaneamente.

 

In quest’ultima opzione i due metodi verranno mixati in modo da ottenere il massimo risultato.